L’onicofagia, ovvero il termine medico che indica il “vizio di mangiarsi le unghie”, è un disturbo molto diffuso, legato allo stress e ad altri fenomeni di natura emotiva. Spesso chi si mangia le unghie lo fa perché nervoso, agitato, eccitato oppure nei periodi di inattività e noia. Chi si mangia le unghie sono statisticamente i più giovani, soprattutto bambini e adolescenti, ma il fenomeno non esclude affatto gli adulti. Le conseguenze del mangiarsi le unghie sono diverse, di diversa entità e gravità, ma comunque numerose e non solo sul piano estetico.
Le conseguenze del mangiarsi le unghie
Partiamo dal danneggiamento delle unghie e soprattutto delle mani: le unghie risultano indebolite e danneggiate, e sulla pelle alla base e intorno all’unghia possono formarsi ferite, arrossamenti e infezioni dell’area che diventano porte di scambio di germi e batteri tra unghie e bocca. Per questo motivo, chi si mangia le unghie è più soggetto ad infezioni da batteriche e virali.
Nella bocca i danni possono essere anche maggiori e meno reversibili. Nei più giovani, dove sono in atto i processi di crescita e formazione di tessuti ed ossa, l’onicofagia porta spesso alla malocclusione dei denti o al renderli storti. Ma non solo: i denti anteriori, gli incisivi, si consumano rapidamente e i margini incisali appaiono seghettati e abrasi. In chi si mangia le unghie si rilevano numerosi danni e infezioni gengivali e quindi problemi parodontali.
Nonostante i denti siano costituiti dai tessuti più duri del corpo umano, nei casi più gravi, il consumo dei margini incisali può portare alla esposizione della cavità pulpare e quindi rendendo veramente fragile il dente che verrà più facilmente aggredito dalla carie.
In numerosi casi si sono riscontrati anche traumi all’apice del dente, ovvero al nervo e ai vasi di irrorazione. Ciò porta alla necrosi pulpare, alla perdita del colore naturale del dente e alla possibile formazione dei granulomi dell’apice.
Consigli per evitare di mangiarsi le unghie
Mostriamo quindi alcuni consigli per evitare di mangiare le unghie e per prenderci così cura non solo delle nostre mani, ma anche dei nostri denti.
Si può partire dall’utilizzo del comune smalto per unghie contenente denatonio benzoato, sostanza estremamente amara. Questo dovrebbe allontanare immediatamente la mano dalla bocca, facendo prendere coscienza di un comportamento talmente usuale da poter anche risultare inconscio e non comandato.
Prendiamo quindi anche coscienza del problema e nei casi più gravi sostituiamo inizialmente l’atto masticatorio con chewingum senza zucchero, ovviamente senza esagerare! Non sostituiamo un vizio con un altro ma, man mano, riduciamo l’atto in sé.
Per modificare questo comportamento le ragazze potranno anche optare per l’utilizzo di smalti e unghie finte, come dissuasori e in funzione estetica.
Cercate anche passatempi che sporchino più possibile le mani, tanto da non poterle toccare, ad esempio la scultura o il giardinaggio!
Chiedete comunque consiglio e aiuto al vostro dentista, informandovi sui possibili danni provocati se siete accaniti mangiatori di unghie da anni!