Il mal di testa è una vera e propria piaga per molti di noi. Lo stress, la vita frenetica, il sonno non riposante, i continui stimoli di televisione, computer o smartphone non aiutano e spesso si finisce con l’assumere tanti (troppi!) farmaci.
Cefalee, emicranie o patologie simili appaiono con sintomi così vari da venire trattati da medici con le più svariate specializzazioni, e di solito si finisce sempre a parare con una pillola.
Le donne, in media, ne soffrono di più rispetto agli uomini, soprattutto quando parliamo dei mal di testa di tipo tensivo, legati allo scarico dello stress. Il dolore può durare da appena qualche minuto fino ad alcuni giorni, nei casi peggiori.
Rapporto tra il mal di testa e il dentista
Il dentista può risultare di grande aiuto in tutti quei casi in cui le cefalee originano dal contatto scorretto tra denti troppo grandi, troppo piccoli o non bene allineati, oppure da abitudini scorrette come il digrignamento (anche detto bruxismo) che usura i denti e sovraccarica i muscoli e le ossa portando a frequenti e dolorosi mal di testa.
Studio dell’occlusione e risoluzione del mal di testa
Il dentista che opera per risolvere questi problemi lavora sulle dinamiche della masticazione, della deglutizione e della postura e del rapporto tra denti, ossa, muscoli e sistema nervoso.
Determinante in tal senso è lo studio dell’occlusione, ovvero l’analisi del contatto tra i denti delle due arcate, mascella e mandibola, per verificare se questo risulta corretto e fisiologico oppure no.
Mal di testa e dentista: soluzioni
Le armi a disposizione del dentista sono:
- I bite, manufatti in resina o altro materiale che aiutano a scaricare le tensioni muscolari, aumentando il rilassamento e agevolando i fisiologici movimenti masticatori e deglutitori.
- Alcuni interventi poco invasivi come i rialzi o il molaggio dei denti.
- L’ortodonzia fissa o invisibile.
L’adozione di una, o anche di un di mix tra queste soluzioni, porta in casi specifici alla risoluzione o all’attenuazione di cefalee ed emicranie che perduravano da anni, permettendo al paziente di non assumere più farmaci in modo massiccio.
Dr. Roberto Vargiolu