Poter mettere in mostra un bel sorriso, in cui vengano eliminate le imperfezioni (piccole o grandi che siano) è una delle richieste più in aumento tra i pazienti che si rivolgono ad un dentista.
Denti troppo piccoli o troppo grandi, troppo scuri, disallineati o accavallati, sporgenti o troppo rientrati. Le situazioni sono tantissime, e possono essere affrontate dal professionista con tecniche differenti.
Quali sono i problemi più importanti per l’estetica del sorriso?
Prima di vedere le tecniche che può adottare un dentista per risolvere gli inestetismi dei denti e della bocca, bisogna capire quali sono i suoi “avversari”.
Primi tra tutti, abbiamo i denti storti o accavallati.
Un dente posizionato male può coprirne un altro, rendendo piuttosto sgradevole il sorriso nel suo insieme. Una situazione simile comporta anche rischi alla salute, in quanto non agevola la pulizia quotidiana dei denti, determinando accumulo di placca, o rende più difficile la masticazione, potenzialmente causando nel lungo periodo a danni dell’articolazione temporo-mandibolare.
Talvolta i denti, però, mancano proprio! Un trauma, oppure un’infezione non curata che ha determinato la caduta del dente possono portare ad un “vuoto” tra le arcate, che a livello estetico diventa ancora più grave quando riguarda quei denti frontali come incisivi o canini.
Abbiamo infine i problemi di colore. Se lo smalto è intaccato, i denti possono “ingiallire”, mentre nei casi peggiori diventano quasi scuri. Anche in questo caso si può creare grande imbarazzo e difficoltà a sorridere, per non mostrare agli altri questo inestetismo.
Quali interventi si possono mettere in pratica per migliorare l’estetica del sorriso?
Innanzitutto, va specificato che gli interventi possono essere classificati in due grandi macrocategorie, la prima è di natura estetica “pura”, l’altra è più cosmetica.
Nel primo caso, l’odontoiatria estetica cura un dente di regola malato/problematico anche a livello clinico, prestando però attenzione anche al risultato estetico del trattamento.
Nel secondo, invece, l’odontoiatria cosmetica si compone di interventi che spesso intervengono su denti sani, che non hanno realmente bisogno di cure, ma il cui aspetto può migliorare.
Nel primo caso abbiamo l’Ortodonzia, fissa o invisibile (ne abbiamo parlato nel nostro blog QUI), che interviene spesso per risolvere problemi relativi al contatto scorretto tra i denti, o al loro posizionamento dentro la bocca (riallineandoli tra loro).
Sempre nel primo possiamo avere l’implantologia (anche qui, ne abbiamo parlato nel blog. Puoi approfondire a questo LINK), che interviene a ripristinare i denti caduti.
Nel secondo, invece, possono rientrare i trattamenti estetico-cosmetici come lo sbiancamento dentale o le faccette estetiche in ceramica o porcellana, a cui dedicheremo un futuro articolo.
Ad ogni modo è importante valutare ognuno di questi interventi come una pratica medica, che va portata avanti con coscienza, metodo ed equilibrio.
La bellezza è ovviamente soggettiva, e cambia da persona a persona, ma ci sono delle regole auree di base che sono state definite fin dal tempo degli antichi greci. Lo “strafare”, quando si decide di intervenire a livello estetico, può diventare a sua volta un problema se il paziente (o il dentista, talvolta) si fa prendere la mano.
Come dicevano i latini, in medio stat virtus. Anche quando si parla di avere un bel sorriso!
Dr. Roberto Vargiolu