La medicina occidentale è in continua espansione da un secolo e mezzo a questa parte.
Nel campo odontoiatrico, fin dalla fine dell’Ottocento (in cui, ad esempio, è stata creata la prima diga di gomma, di cui ho parlato in un precedente articolo) sono stati compiuti immensi passi in avanti, che ora ci permettono di curare la persona dalla più tenera fino alla più tarda età, sia in ottica preventiva che riabilitativa.
Di seguito, voglio illustrare quelle che considero il top di gamma del settore allo stato attuale:
1) Grandi riabilitazioni estetiche mediante ricostruzioni in composito
La ricostruzione dentale in composito è una tecnica che è nata per intervenire sui denti danneggiati parzialmente. In questi casi veniva inserita, nella parte scheggiata o fratturata, un materiale morbido e malleabile, che il dentista scolpiva per ricreare la forma originaria di quanto era andato perduto. Il composito veniva infine fotopolimerizzato, rendendo il tutto resistente come il dente naturale.
Le grandi riabilitazioni estetiche espandono questo principio ad un’intera arcata, permettendo di intervenire in maniera estremamente efficace e durevole anche quando ci si trova di fronte ad una bocca con denti molto danneggiati.
2) Devitalizzazioni indolori in un’unica seduta
La devitalizzazione del dente è quell’operazione che prevede l’asportazione della polpa – la sua parte più interna e vitale – ormai intaccata dalla carie. È un trattamento pressoché indolore, eseguito in anestesia locale, attraverso l’utilizzo di apposite lime con cui l’odontoiatra svuota il dente dei nervi e dei vasi sanguigni, prima di metterlo in sicurezza con una resina naturale che ripristina estetica e funzionalità di quest’ultimo.
Il suo nobile scopo è quello di eliminare l’infezione e salvare il dente, evitandone l’estrazione.
La tecnologia ci viene incontro dotando lo studio odontoiatrico di strumenti come le apparecchiature rotanti che velocizzano la procedura, riducendo il tempo di trattamento al minimo indispensabile e azzerando fastidi e disagi del paziente.
3) Chirurgia implantare semplificata con guide digitali
Nel contesto della moderna implantologia, si parla sempre più spesso di “chirurgia guidata” in contrasto con la metodica tradizionale a “mano libera”. Si definisce come “guidata” tutto quell’insieme di procedure che fanno proprio l’utilizzo di una guida personalizzata, chiamata dima chirurgica, progettata sulle specificità orali del paziente grazie a delle impronte 3D.
Il grande vantaggio della dima è che, una volta applicata all’interno della bocca, consente di posizionare con precisione assoluta gli impianti attraverso dei fori calibrati al millimetro.
Sulla base dei dati digitali viene inoltre costruita dall’odontotecnico anche la protesi provvisoria fissa, che risulterà subito a disposizione del dentista, velocizzando tutto il processo terapeutico.
Dr. Roberto Vargiolu