Non è mai troppo presto per andare dal dentista. Potrebbe sembrare una banale frase fatta, ma la prevenzione in odontoiatria è fondamentale, ed è meglio partire fin dai primissimi anni di età.
Ad esempio, le abitudini sbagliate nate da una scorretta suzione al seno, biberon o ciuccio possono influenzare negativamente lo sviluppo della dentatura. Ancora, input negativi ricevuti in famiglia potrebbero trasformare il bimbo in un futuro paziente odontofobico, impossibilitato o quasi a curare la propria bocca durante l’adolescenza o l’età adulta.
Insomma, come ho avuto modo di scrivere anche in altri articoli di questo blog, è bene fissare una visita dal proprio dentista anche in tenerissima età, e di certo dal momento in cui iniziano a spuntare i primi denti da latte.
Cosa sono i denti da latte?
In gergo medico hanno molti nomi, come decidui, primari o temporanei. Nell’uso comune, però, sono conosciuti come denti da latte in quanto sono i primi a svilupparsi nel periodo dell’allattamento, spuntando dal sesto mese di vita fino al secondo anno d’età.
In totale sono venti tra incisivi centrali e laterali, canini e molari.
La loro durata all’interno della bocca è “a tempo”, in quanto andranno a cadere spontaneamente dai sei anni in poi, per venire sostituiti dai denti permanenti.
Quali sono i problemi più comuni dei denti da latte?
Tante sono le cose che possono accadere con i denti da latte, una tra tutte ovviamente la carie. La presenza di molti elementi zuccherini in bocca – latte in primis, che sia materno o meno – e magari il mancato lavaggio dei denti (anche qui, sarebbe bene stimolare il bimbo fin da presto) sono una pessima combinazione per tenerli in salute.
Un altro problema possono essere i denti scheggiati da una caduta, oppure che iniziano a disallinearsi a causa dell’eccessivo utilizzo del ciuccio.
Come si risolvono i problemi dei denti da latte?
Per quanto denti destinati a cadere naturalmente, è sempre bene intervenire in tutte queste situazioni attraverso una visita professionale dal dentista. Nel caso della carie si può agire prima con azioni come la sigillatura dei solchi, oppure con una semplice otturazione quando ormai è sorta.
Per i denti scheggiati la situazione andrà valutata caso per caso, e talvolta si potrebbe anche decidere di tenerlo così come è, se ad esempio ci si trova in una fase in cui a pochi mesi di distanza si perderà naturalmente.
Nel caso invece di cattive abitudini di suzione, anche qui si elaborerà una strategia tra genitore e dentista in cui si lavorerà per superare quella fase con il piccolo paziente, in modo da evitare, ad esempio, la necessità di intervenire in futuro con un trattamento ortodontico.
Dr. Roberto Vargiolu